Giu 14 2011

un’ora segnata dal destino 15 06 2011

Published by at 11:45 pm under barzellette

UN’ORA SEGNATA DAL DESTINO

Un’ora segnata dai pifferai batte nel cielo della nostra povera Italia : l’ora dei Referendum irrevocabili !
La dichiarazione di resa è già stata consegnata agli affaristi di tutto il mondo !
Ci consegniamo , mani e piedi legati , e questa volta definitivamente , a tutti gli Stati accorti e civili che in ogni tempo , ma in particolare dal primo referendum del 1987 , ci hanno venduto l’energia a prezzo sempre più alto .
Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in questa frase : tutte le bollette , tutti i prodotti tranne quelli che si lavorano a mano , come gli Armani e i Valentino , hanno avuto maggior peso nel diminuire i nostri faticati stipendi .
Il mondo intero è testimone che l’Italia dei cattosinistri ha fatto tutto quanto era umanamente possibile per affondare nei debiti : e c’è perfettamente riuscita !
Bastava aprire gli occhi e adeguarli alle mutate esigenze della vita delle nazioni (telefonini , climatizzatori , computer , auto aerei e moto d’acqua) e non considerarle nate dal nulla , ma tutto fu vano .
Oramai tutto ciò appartiene al passato !
Se noi oggi siamo decisi ad affrontare i rischi ed i sacrifici di una recessione perpetua , gli è che l’onore , gli interessi , l’avvenire , ciecamente lo impongono , poiché un popolo pirla è veramente tale se considera sacro il benessere degli altri a discapito del proprio .
Popolo italiano , corri a nasconderti , perché i tuoi figli non abbiano a scoprire da quali lombi discendono !!

Cremona 15 06 2011 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “un’ora segnata dal destino 15 06 2011”

  1. danielaon 15 Giu 2011 at 1:10 pm

    Chissà se ora penseranno seriamente a delle alternative al nucleare…
    Prima continuavano a rimandare, forse perché pensavano di poter contare sulle centrali nucleari, ma ora che gli Italiani hanno fatto sapere come la pensano in proposito, è ora che si diano una mossa; certo, pale eoliche e fotovoltaici non spunteranno da un giorno con l’altro, ma i vari Governi, per me, avrebbero dovuto scantarsi fuori prima, indipendentemente dal referendum.
    Il fotovoltaico io lo vedrei bene sui tetti delle case, delle scuole, ecc. e in aree cementificate ormai inutilizzate (dove magari c’erano ditte che poi hanno chiuso), auspico che non rubino spazio ai campi coltivati; non sono del mestiere, quindi non so se e dove sarebbe meglio installare le pale eoliche, cioè so (perché l’ho letto) che servono luoghi ventosi tipo montagne, colline e coste, forse il brutto è che magari ci sarà un po’ di impatto sul paesaggio, ma del resto anche le centrali nucleari (e le raffinerie) non sono poi un gran bel vedere…
    Sarà possibile installare le pale eoliche in aree cementificate dismesse di questi luoghi ventosi (sempre se ce ne sono) o si dovranno proprio installare in mezzo al verde?
    Prima ho parlato di aree cementificate lasciate libere da ditte che hanno chiuso: ho in mente un esempio specifico, cioè Tamoil; se lo spazio lo permette e se la cosa è fattibile, chissà se c’è la possibilità di installare pannelli fotovoltaici proprio lì(non parlo di pale eoliche perché da noi non c’è vento), tra l’altro, non essendoci più la raffineria, non credo servirà ancora il parcheggio di fronte alla stessa…

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