Mag 28 2011

forzasilvio 28 05 2011

Published by at 9:29 am under Berlusconi

Forzasilvio.it

Caro Flaminio,

vedendo tg e leggendo i giornali di questi giorni, mi sembra di essere tornato alla vigilia delle elezioni poiltiche del 2006. Anche allora tutti dicevano e scrivevano che Berlusconi era finito e che le elezioni lo avrebbero spazzato via. Sappiamo come è finita: la saggezza di noi cittadini ha prevalso, con un risultato finale da noi duramente contestato ma sicuramente eccezionale, viste le premesse.

Alla vigilia di questo importante ballottaggio, ci risiamo. Come nel 2006, anche questa volta tocca a noi sovvertire i pronostici, dimostrare non solo il nostro orgoglio ma anche la capacità di scegliere la guida migliore per le nostre città.

Tu, io, ciascuno di noi può essere decisivo. Da oggi a lunedì ciascuno possiamo, anzi dobbiamo parlare con i amici e conoscenti e portarli a votare a Milano, Napoli, Cagliari, Vercelli e in tutte le altre località dove si vota.
Tutti noi conosciamo nostri elettori che sono infastiditi o delusi dalla politica, da Berlusconi, dal nostro governo, grazie anche alla rappresentazione fatta ogni giorno dai media, interessati solo a demolire e a demoralizzare. Parliamo con questi amici, motiviamoli a un voto positivo, per dare un buon governo alla loro città o alla provincia in cui vivono, per evitare di consegnare se stessi e i propri cari a cinque anni di mal governo locale.

Berlusconi ha già detto il governo andrà avanti qualunque sia il risultato dei ballottaggi e così sarà. Non è in gioco il governo, dunque, mentre il comune e la provincia sono le istituzioni che più delle altre migliorano o peggiorano la vita quotidiana dei cittadini, come dimostra il disastro dei rifiuti a Napoli, la cui differenza rispetto a una città ben amministrata come Milano è sotto gli occhi di tutti.
Per questo motivo, votare bene – dillo a tutti i tuoi amici dove si vota – è prima di tutto un voto per sè, per la propria famiglia e per la propria comunità. Il resto, le polemiche, il teatrino della politica, i malcontenti, vengono dopo questo evidente dato di realtà: qui non c’è in ballo un titolo sui giornali, ma avere servizi – asili, assistenza agli anziani, trasporti, rifiuti, anagrafe, ecc – efficienti e funzionanti…e, anche, l’orgoglio di continuare una esperienza politica che ha sicuramente i suoi limiti ma che ha garantito in questi anni che il nostro Paese non finisse disastrato come Grecia, Spagna, Portogallo.

Grazie per quello che farai, non solo per Silvio ma, soprattutto, per te, per i tuoi amici e per smentire ancora una volta i gufi, le cassandre e gli avvoltoi che da due settimane svolazzano nei cieli italiani.
Buon voto!

on. Antonio Palmieri
responsabile internet PDL

One response so far

One Response to “forzasilvio 28 05 2011”

  1. danielaon 28 Mag 2011 at 7:15 pm

    Anch’io mi ricordo l’esito delle elezioni parlamentari del 2006: Berlusconi le aveva perse (e la Moratti aveva vinto a Milano: per la serie…cosa c’entra B con le amministrative?).
    Ci mancherebbe che si vada ad elezioni parlamentari anticipate solo perché la destra perde Milano (temo proprio che vincerà Pisapia; spero che i milanesi destroidi si stiano “godendo” le ultime ore di amministrazione di destra nella loro città) e magari anche altre città!
    Capisco che Bersani si senta ormai sicuro che la sinistra prenderà Milano, ma perché è altrettanto certo per Napoli? Dai risultati del 1° turno io non sono della stessa idea: il PD non era nemmeno arrivato al ballottaggio e SE potrà governare Napoli, sarà solo grazie all’alleanza con l’Idv che aveva ottenuto più voti; inoltre l’Idv aveva superato il 20%, ma il pdl comunque era avanti un bel po’ rispetto a loro.
    Non so quanto tempo ci impiegheranno lunedì a fare lo spoglio delle schede; sono intenzionata a seguire in diretta i risultati, ma tramite internet, non in tv: ho già provato a farlo altre volte, (di cui l’ultima 2 settimane fa, in occasione del 1° turno)…dopo neanche un quarto d’ora di solito rinuncio e spengo la tele, visto che faccio fatica a seguire a causa dei politici che, ospiti in studio, parlano 2 o 3 per volta, si interrompono a vicenda in continuazione, ecc.

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