Mar 19 2011

i compagni e il tricolore 19 03 2011

Published by at 12:27 am under costume

I COMPAGNI E IL TRICOLORE

Quando gli dicono che son più falsi dei preti , non se la prendano . I giovani devono fare lo sforzo di credere sulla parola , ma fino a pochi anni fa se uno diceva Patria o Tricolore si beccava del fascista , l’unica bandiera ammessa era la rossa , la bestemmia l’intercalare più diffuso , per essere credibili . Adesso sono italiani , gli unici o almeno quelli sani . I fascisti confinati al solo 25 aprile , il loro posto nel corso dell’anno preso dai leghisti . Tra gli antenati hanno messo don Primo Mazzolari : che vogliamo farci , son comunisti .

Cremona 19 03 2011 www.flaminiocozzaglio.info

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5 Responses to “i compagni e il tricolore 19 03 2011”

  1. danielaon 19 Mar 2011 at 2:52 am

    Si sa che, questo fino all’altro giorno, quelli che parlavano di Patria e Tricolore venivano presi per fascisti. Di recente non sono passata dalla zona dove c’è la sede del PD (via Ippocastani, angolo via Giuseppina)…chissà se avranno esposto il Tricolore (o se a qualcuno verrà in mente ora, se qualche militante legge questo messaggio)!
    Magari ho sbagliato, ma giovedì mattina non sono andata alla celebrazione per l’Unità d’Italia nel cortile del Comune…le associazioni che partecipavano erano chiaramente di parte (per lo meno buona parte): tra i nomi: Partito Democratico, Federazione dei Verdi, Arci,…la stampa locale parla di “forze politiche e sociali che credono nella Festa dell’unità d’Italia”.
    Introduce Luca Burgazzi che si dichiara dispiaciuto che l’amministrazione comunale e provinciale non hanno pensato a creare momenti comuni di celebrazione…non mi pare sia così: c’è stato il concerto al museo civico, quello poteva essere considerato momento unitario; è stato pensato dall’amministrazione, sarà per questo che i sinistri, invece che “condividere” il concerto al museo, hanno pensato a una celebrazione “loro”? (un po’ come la giornata della memoria del 27 gennaio dell’anno scorso: dalla stampa non si poteva sapere che sarebbero stati presenti gli ex amministratori, io, ignara, c’ero andata, per poi vedere volantini riguardo alla serata a firma del PD…tra l’altro, quella sera di comuni cittadini ne ho visti ben pochi).
    Inoltre Burgazzi trova ridicolo che il consiglio regionale abbia indicato nella Battaglia di Legnano la Festa per la Lombardia…ma lo dice per partito preso, visto che fu in occasione della battaglia di Legnano che si diede vita alla Lega Lombarda?
    Non vedo cosa ci sia di male se oltre le Feste Nazionali e le Feste Patronali dei singoli comuni, viene istituita anche la Festa della Regione (o a Burgazzi non piace quella data, solo perché cara ai leghisti e voleva che ne venisse scelta un’altra?), a me va bene il 29 maggio, anche se su questo dopo faccio un discorso a parte sui leghisti.
    Premetto che per me la “Padania” non esiste, se dovessi definirmi “padana” è perché abito nella Pianura Padana, vorrei ricordare a chi è contrario alla festa della Lombardia, che anche loro sono lombardi (devo dire che io mi considero “europea” solo per il fatto che la mia Patria è situata, geograficamente parlando, in Europa).
    Salto l’ultima parte del discorso di Burgazzi, in cui parlava anche di rispetto delle regole (ma il problema è se le regole non vengono rispettate, soprattutto se a non rispettarle è qualcuno in particolare: i sinistri saranno sempre troppo teneri) e di solidarietà (verso chi soprattutto?); dopo di lui hanno parlato altri, tra cui Bonali di SEL e Schifano dell’Idv. Hanno concluso cantando l’Inno di Mameli.
    Non saprei dire se, in altre occasioni, l’Arci avesse esposto il Tricolore: conoscendo le loro idee, è molto probabile che non ci sia la nostra Bandiera, ma la bandiera della pace…ma come la mettiamo? Cosa ci facevano, allora, insieme agli altri?
    Mi riferisco alla loro bandiera esposta perché ricordo che quando, ai tempi in cui ho fatto servizio civile, circa 5 anni fa, dovevo andare a Milano per le giornate di “formazione” previste, queste si tenevano quasi sempre in uno dei circoli Arci (in quartieri non proprio residenziali, diciamo quartieri più “popolari”…in pratica la zona di viale Monza, a volte nota alle cronache nazionali per ciò che avviene in quel quartiere): questo circolo non aveva esposto il Tricolore, ma la bandiera della pace…non ho niente contro la bandiera della pace, ma viste le loro idee non c’è da stupirsi…mi stupisco, quindi, del fatto che erano presenti a una Festa in cui erano presenti dei Tricolori.
    Mi ha fatto piacere il motivo per cui Perri ha scelto proprio la casa di riposo per iniziare le celebrazioni per il 150°: “almeno la metà di coloro che sono qui ospitati hanno fatto la storia di Cremona e dell’Italia”.
    Il giornalista conclude l’articolo scrivendo che ai balconi delle case ci sono molte Bandiere (la B maiuscola l’ho messa io, il cronista aveva lasciato la lettera minuscola), una gigantesca sul Torrazzo, concludendo augurando buon compleanno all’Italia e scrivendo “anche senza oceaniche adunate e con entusiasmo piuttosto contenuto”…io non direi proprio: non ci saranno state le oceaniche adunate come in occasione della visita del Presidente della Repubblica, ma dalla foto sulla stampa locale, pare che a seguire il concerto al museo ci fosse parecchia gente, se poi, se è vero quello che scrive il cronista, cioé che nel cortile del Comune c’erano un centinaio di persone (…a cantare l’Inno)…direi che, trattandosi di cremonesi, la risposta potrebbe anche andare bene; idem per l’entusiasmo contenuto: ma che città ha visto il cronista? O è abituato a occuparsi di cittadini diversi dai cremonesi? Perché a me, tra parecchi cittadini cremonesi che espongono il Tricolore e commercianti che hanno esposto la locandina che riguarda il 150° e il Tricolore, pare proprio che la risposta entusiasta ci sia stata eccome!
    Tornando alla Lega: non volevano festeggiare il 150° perché si sarebbe persa una giornata di lavoro e in questo periodo di crisi non sarebbe il caso (veramente l’ha detto anche la Marcegaglia, che non è leghista)…va bé che quest’anno il 29 maggio è domenica, ma se fosse stato un altro giorno? I leghisti sarebbero stati a casa dal lavoro per festeggiare una ricorrenza, visto il periodo di crisi? In questo caso va bene?
    L’Inno di Mameli, nella frase “Ovunque è Legnano” fa riferimento proprio alla Battaglia di Legnano, a ricordare la vittoria delle popolazioni Italiane sulle popolazioni straniere Considerazione ironica mia: Burgazzi non vuole la festa della Lombardia per questo? Perché il 29 maggio ricorda una battaglia in cui sono stati gli Italiani ad avere la meglio sugli stranieri (erano stranieri diversi da quelli di oggi, ma comunque stranieri)? Avrebbe preferito il contrario?
    Dal momento che l’Inno di Mameli contiene una frase che riguarda Legnano, i leghisti dovrebbero essere più “gentili” nei confronti, appunto, dell’Inno.

  2. adminon 19 Mar 2011 at 7:43 am

    In via Ippocastani ogni finestra una bandiera , appena il vento la arrotolava , SOS stiratori . Saranno anche sinceri , ma col passato prossimo che hanno …

  3. danielaon 19 Mar 2011 at 3:11 pm

    Forse quelli sinceri (e coerenti) possono essere i militanti che vengono dal partito della margherita (come Giuseppe Ceraso)…e prima ancora dalla DC, per me lo sono un po’ meno quelli che vengono dai DS e prima ancora dal PC.

  4. danielaon 23 Mar 2011 at 5:25 pm

    Leggendo le lettere di “spazio aperto” (Provincia del 22 marzo)ne ho vista una di cui riporto alcuni passaggi: “ho visto esposti molti Tricolori (ma chi scrive ha usato la minuscola, ndr) già da qualche giorno nella nostra città; sinceramente mi aspettavo maggiore contrarietà da parte della gente, vista la scontentezza generale per vari motivi che ormai si sanno”.
    Poi: “io sono scettica; non mi considero più un’italiana, anzi mi sento straniera nella mia terra, la quale, a mio parere, così disgregata politicamente e territorialmente, non è più la stessa di un tempo”.
    Ancora: “io sono concorde con chi non ha esposto il Tricolore anche per contrarietà nei confronti dei tempi correnti”.
    Considerazioni mie: va bene, è un punto di vista come un altro, però:
    1) la scontentezza generale per motivi che si sanno: ce ne potrebbero essere diversi, ma chi scrive non specifica quali sono;
    2) certe volte, purtroppo, si ha l’impressione di essere ospiti in casa propria, questo per l’immigrazione incontrollata che c’è stata fino a un po’ di tempo fa e che, dopo un breve periodo, ora è ripresa…nonostante questo io continuo a sentirmi Italiana;
    3) se per “tempi correnti” si riferisce magari alla classe politica attuale, va bé, i Politici del dopoguerra erano diversi (ma per me Maroni è un Ministro che vale parecchio…anche il Ministro La Russa), ma cosa c’entra il Tricolore?
    Come già scritto in un altro messaggio, il Tricolore rappresenta un popolo e la sua Storia, piuttosto che i politici che si susseguono.
    A pensare al Tricolore a me non vengono in mente i parlamentari, ma gli appartenenti a Forze Armate e Forze dell’Ordine, sia quelli che stanno in Italia, sia quelli che vanno all’estero.

  5. danielaon 08 Apr 2011 at 1:16 am

    Nel punto 3 del mio messaggio precedente ho scritto che il Ministro La Russa, per me, è valido…lui però dovrebbe evitare di comportarsi come ha fatto di recente in Parlamento, cioé mandare “a quel paese” (eufemismo) il Presidente della Camera Fini.
    Certo che uno dell’Idv (non ricordo chi) non si è comportato meglio, visto che ieri, mi pare, ha portato in Parlamento un cartello con la scritta “Maroni assassino”…Di Pietro si è scusato, va bene, ma il suddetto dipietrista dovrebbe spiegare perché ritiene che il Ministro Maroni sia un assassino: ha forse fatto affondare di proposito, lui personalmente, il barcone? Ha ucciso degli immigrati?
    Il dipietrista dia una spiegazione, non può pensare di lanciare accuse così assurde!!

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