Gen 15 2011

profumo di fiat 16 01 2011

Published by at 11:39 pm under cronaca nazionale,sindacato

PROFUMO DI FIAT

Di nuovo , non posso sapere cosa pensano gli altri , anche se parlassero potrebbe non essere la verità : la Fiom Cgil ha detto no sino alla fine per spuntare condizioni contrattuali più vantaggiose , come è normale nel gioco delle parti , o , l’ha fatto spesso in passato , vedi Alfa Romeo , ha voluto far correre il rischio di perdere il posto a migliaia di lavoratori per una questione di principio ?
Non sono un esperto di contratti e mi manca la voglia di diventarlo , a spanne mi sembra che Marchionne abbia tradotto in norme una semplice domanda : ve la sentite di lavorare come foste artigiani invece che dipendenti ? se rispondete no , i tempi dell’assistenzialismo di Stato sono finiti , andiamo tutti a casa .
E per due motivi mi ha colpito la richiesta di portare lo straordinario fino a 120 ore e 3700 euro l’anno : il primo , evidente , come possano i noisti lamentare uno stipendio di 1000/1300 euro e rifiutare l’azione più semplice per aumentarlo .
Il secondo , nemmeno troppo nascosto , Marchionne crede in una forte ripresa , ma siccome lui e l’azienda hanno un padrone tremendo che è il mercato , non può esserne certo . Di conseguenza non vuole vendere illusioni assumendo persone che magari deve licenziare dopo pochi anni , con gli sconquassi personali e sociali facilmente immaginabili . Intanto aumentiamo la produzione con gli straordinari : se ci va bene , assumeremo stabilmente i lavoratori che serviranno .

Cremona 16 01 2011 www.flaminiocozzaglio.info

3 responses so far

3 Responses to “profumo di fiat 16 01 2011”

  1. danielaon 16 Gen 2011 at 12:24 am

    Ogni giorno che passa stimo Marchionne sempre di più e secondo me la Fiom ha detto di no fino in fondo per seguire la sua ideologia.
    Ma se erano così contrari non sarebbe più coerente che i dipendenti che hanno votato “no” lascino la Fiat e si mettano a cercare un altro posto di lavoro? I posti vacanti in Fiat secondo me non rimarrebbero tali a lungo…visti tutti i disoccupati (italiani e immigrati) che ci sono.
    Comodo restare lì, ora che si sa che lo stabilimento non chiude…certo che i contrari se ne sono sbattuti fino all’ultimo: se avesse vinto il “no”, ci avrebbero rimesso anche i loro colleghi che erano favorevoli all’accordo (se fossi stata una di questi ultimi, in caso di esito negativo e conseguenze alquanto spiacevoli, io sarei andata da quelli contrari all’accordo a dirgli 2 paroline…).
    Tornando al compromesso con la Fiat: si sa che, piuttosto di niente, è meglio piuttosto…perché non andare incontro all’azienda (che, ripeto, non ha avanzato proposte così assurde: ho l’impressione che per alcuni rossi i lavoratori debbano avere solo diritti…in realtà hanno anche dei doveri)?
    Ma secondo me potrebbe essere possibile, d’ora in poi, stipulare contratti di lavoro solo con Ugl, Cisl, Uil…senza la Cgil o, in alcuni casi, senza la Fiom.
    Ma come fanno i lavoratori a sentirsi rappresentati da sindacalisti che, per seguire a tutti i costi la loro ideologia, avrebbero rischiato di rovinare tutto e fare solo il male per i lavoratori (non solo nel caso Fiat: quello che è successo può avvenire anche per qualunque altro posto di lavoro)?
    Non conosco il numero di iscritti per ciascun Sindacato, ma se la Cgil avesse il numero più alto, il motivo non potrebbe essere quello che i lavoratori di sinistra tendono a considerare il datore di lavoro quasi come un “nemico” e quindi tra di loro in tanti vogliono rivolgersi a un sindacato (quindi la Cgil…ma io piuttosto che affidarmi alla Cgil mi affido al datore di lavoro)?
    A destra, pur apprezzando il compito dei sindacalisti (quelli sensati), non considerano, secondo me, il datore di lavoro come un nemico da combattere e quindi non è detto che sentano il bisogno di rivolgersi a un sindacato: ho fatto l’esempio della sottoscritta: non ho tessere di sindacati ma, ripeto, rispetto i sindacalisti; se un giorno sentissi il bisogno di contattarne uno, con tutto il rispetto per Cisl e Uil, credo che preferirò l’Ugl (ma a Cremona c’è?).
    Preciso che le motivazioni che ho appena dato per l’iscrizione o meno a un sindacato piuttosto che a un altro sono solo supposizioni mie.

  2. adminon 16 Gen 2011 at 7:15 am

    nei primi anni 2000 ero l’unico Ugl a darsi da fare in tutta la provincia , al punto da pensare che non interessasse nè a Roma nè a Milano . Oggi non so .

  3. danielaon 16 Gen 2011 at 8:01 pm

    Aggiungo ancora 2 cose:
    1) il non considerare gli impiegati come veri e propri lavoratori è stata una grossa mancanza di rispetto da parte dei comunisti…certo che il lavoro alla catena di montaggio è più duro, ma anche chi lavora negli uffici è un lavoratore vero e proprio. Secondo la mia opinione non sono solo gli operai a essere lavoratori, ma anche tutti gli altri, tipo Vigili del Fuoco, Forze Armate e Forze dell’Ordine (e che lavoratori! Queste 3 “categorie” elencate sono i miei beniamini, tutto il rispetto per gli altri lavoratori), ecc.
    Per me sono lavoratori anche gli imprenditori: lavorano in modo diverso dai dipendenti, ma lavorano anche loro…il far andare avanti un’azienda non credo sia cosa da poco.
    Il 1° maggio per me dovrebbe essere quindi anche la loro festa e comunque anche la festa dei lavoratori di destra…ma ho l’impressione che la sinistra abbia voluto impossessarsi anche del 1° maggio.
    2) qualcuno ha bruciato la bandiera di un sindacato favorevole all’accordo…anche a questo qualche rosso è stato capace di arrivare!

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