Gen 11 2011

lamento del compagno 12 01 2011

Published by at 11:28 pm under costume

LAMENTO DEL COMPAGNO

In tutti i campi si va per moda . In politica , in Italia naturalmente , i comunisti non ci sono più , l’unico a ripeterlo ossessivamente è B . Forse non sono mai esistiti .
Colta al volo , credetemi , non invento e nemmeno allargo : i Marchionne sono dei falsoni , si spacciano per datori di lavoro e invece sono ladri di profitti .

Cremona 12 01 2011 www.flaminiocozzaglio.info

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One Response to “lamento del compagno 12 01 2011”

  1. Danielaon 13 Gen 2011 at 2:48 pm

    Ma chi dice questo su Marchionne preferirebbe forse andare a vivere in Tunisia? O magari in Cina, dove i lavoratori un contratto di lavoro come quello Fiat e un datore di lavoro come Marchionne se li sognano (contratti che prevedono pause di lavoro e aumento di salario…)!
    Qualcuno è persino arrivato a dire “Marchionne offende l’italianità”…io la vedo in maniera opposta: se lui, nonostante qualcuno, decida di investire i suoi soldi tenendo la produzione anche in Italia, non offende l’italianità, tutt’altro!
    Qualunque sia l’esito del referendum (ma spero che vinca la parte pro-Marchionne) auspico che stavolta non ci siano dipendenti che, per ideologia loro, si mettono a bloccare la produzione (com’è successo nell’estate scorsa…tra l’altro, con dipendenti che avevano preso la scusa dello sciopero per starsene a casa a guardare l’Italia ai mondiali…pensiero IRONICO mio: vista la “figura” fatta dai calciatori, sarebbe stato comunque meglio andare a lavorare).
    Non mi piace parlare per frasi fatte, ma non è che la Fiom sta “giocando con il fuoco” o “tirando troppo la corda”?
    Se Marchionne ad un certo punto, dovesse stancarsi di questa situazione e decidere di non investire più in Italia (ma io spero che resti), ma in America (dove non si parla, ma si lavora) o altrove, i rossi avrebbero sulla coscienza (…forse) quella marea di disoccupati che la situazione ipotizzata porterebbe ad avere; nel caso, i disoccupati dovrebbero andare da quelli della Fiom e pretendere di essere mantenuti da loro.

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