Nov 21 2010
i primi della classe 21 11 2010
I PRIMI DELLA CLASSE
Gran Titolone di Cronaca del 20 :
CAVE , DISCARICHE E CRIMINALITA’ , NELLE INTERCETTAZIONI DEL ROS ANCHE I NOMI DI SALINI E ROSSONI .
Sottotitolino :
negli stralci che pubblichiamo espliciti riferimenti ai due politici . Terremoto nel Pdl cremonese . Cappelletti chiede al partito di definire la linea politica in vista del consiglio provinciale .
Titolino e Titolone di pagina 4 .
Discariche e infiltrazioni della ‘Ndrangheta al Nord
CI SONO I NOMI DI ROSSONI E SALINI NELLE CONVERSAZIONI INTERCETTATE .
A Cremona di Rossoni se ne fregano tutti , si limitano a votarlo appena arriva l’ordine , ma Salini dopo poco più di un anno si dimostra il cervello della destra cremonese : ohibò , cos’avranno combinato ?
Lo spiega nell’articolo Federico Centenari , che s’incazzerà non poco , se ho imparato a conoscerlo , dei titoli che gli hanno affibbiato . Ecco il succo :
Va a questo proposito precisato che Rossoni e Salini non sono gli intercettati e tantomeno sono indagati . I loro nomi e cognomi vengono pronunciati da persone le cui conversazioni sono state intercettate nell’ambito di indagini sulle infiltrazioni della criminalità organizzata al Nord .
Io mi auguro che Max Salini non quereli Cronaca : l’archiviazione per incapacità di intendere e volere al momento del fatto è pressoché certa .
Cari lettori , mi conoscete , potrei scrivere pagine di commento ma non ce la faccio per il disgusto . Mi son visto con un giornalista della Provincia : quei verbali li abbiamo da venti giorni , e allora ?
A Cronaca non si fanno mai seriamente la domanda , perché la Provincia vende dieci volte noi ? una delle tante risposte : è un giornale riposante .
Cremona 21 11 2010 www.flaminiocozzaglio.info
4 Responses to “i primi della classe 21 11 2010”
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Se Rossoni e Salini non sono né intercettati, né indagati non vedo perché il giornale La Provincia doveva pubblicare i loro nomi, rovinando con sospetti la reputazione di una figura istituzionale. Da quando Saviano ha lanciato le accuse che sappiamo, sembra sia diventata quasi “una moda” accusare i politici di avere contatti con la mafia; in alcuni casi potrà anche essere vero, ma si devono fornire le prove (un’altro esempio: il PD cremonese che accusa una persona della Giunta Comunale di avere interessi privati sul caso Morbasco Sud. Il PD cremonese mi sta nauseando, hanno fatto pena come amministratori e ora che sono all’opposizione fanno ugualmente pena; certi loro attacchi dimostrano solo che a distanza di un anno e mezzo la loro storica sconfitta gli brucia ancora, potrei fare altri esempi, ma mi fermo qui per non andare fuori tema).
Tornando all’argomento principale, la frase “ci sono i nomi di Salini e Rossoni nelle conversazioni intercettate” si può interpretare in un altro modo: le persone intercettate, colluse con la criminalità organizzata, erano intenzionati a compiere azioni illecite, hanno tentato di coinvolgere 2 politici cremonesi (e qui fanno i nomi di Rossoni e Salini, che vengono trascritti), ma i 2 politici si sono rifiutati di avere legami con loro. In questo caso, essendosi opposti alla criminalità organizzata, invece che gli avvisi di garanzia, a casa di Rossoni e Salini manderei gli uomini della scorta.
Questa è solo una mia interpretazione; comunque sia è molto facile accusare dei politici di avere contatti con la criminalità organizzata visto che, in generale e soprattuto al giorno d’oggi, i politici non sono amati.
Concludo chiedendomi: ma se i giornalisti avevano quei verbali da 20 giorni, perché hanno aspettato a pubblicarli? Aspettavano qualcosa in particolare?
Quando quelli del PDL cremonese si sono riuniti per scrivere la lettera di solidarietà a Salini e Rossoni avranno chiamato qualche giornalista? Se la risposta è sì, per me hanno sbagliato perché il giornalista si è sentito autorizzato a fare i nomi.
Mi scuso se mi sono dilungata un po’ troppo.
Cara Daniela, ma tu hai letto i miei articoli?
In nessun passaggio – nessuno – ho accusato, nemmeno lontanamente, Salini o Rossoni o chicchesia di nulla. Nulla.
Ho semplicemente riportato una notizia: ossia il fatto che in un documento di un magistrato comparivano quei due nomi.
Non ho aggiunto altro.
Se credi, sarei ben lieto di fornirti tutte le pagine dei miei articoli sulla vicenda.
Dunque: prima di scrivere, leggi ciò che vorresti commentare e cerca di misurare le parole. Diversamente cadi nel ridicolo di trovarti proprio tu ad accusare (un termine forte, non trovi?) un giornalista per qualcosa che mai ha scritto nè; tantomeno pensato.
Condivido poi la tua interpretazione: i due politici si sono rifiutati di avere legami eccetera eccetera.
E’ una delle mille ipotesi che si possono legittimamente fare.
Domanda: perché non lo hanno semplicemente detto loro, anziché minacciare querela e insultare il giornale?
Infine, né io né Cronaca eravamo in possesso di quei documenti da 20 giorni. Li abbiamo pubblicati il giorno stesso in cui ne siamo venuti in possesso.
Federico Centenari
Caro Federico , te l’ho detto a voce e lo ripeto qui : ne abbiamo un ottimo esempio a Cremona col Vascello , il giornale pubblichi ciò che vuole , nel senso letterale e pieno dei termini , non abbia la pretesa che i citati siano obbligati a rispondergli . Se i giornali insistono che sia la regola , vale anche per loro , che , come ben sai , a Cremona fanno censura continua .
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