Flaminio Cozzaglio

LE SENTENZE SI RISPETTANO

Gli amici non lo perdono di vista un attimo , ma basta una lieve disattenzione e , in attesa esca la nuova guida dei ristoranti cremonesi (quest’anno si vocifera siano 180 !) , eccolo esplodere in un : giustizia più severa la lezione dei ‘nostri’ . Punto di domenica sette novembre . L’inizio fa presagire la sostanza del seguito : le sentenze non si commentano ma si applicano . Ora , sono certo che qualsiasi Paese , civile o meno , non perda tempo in simili leziosità , le sentenze , condivisibili o no , si applicano . Ma nei miei 63 anni di vita è la prima volta che sento dire che non si commentano . Mica sono gli ordini del Piva di turno . Un diktat del genere è contro la dottrina e la giurisprudenza di qualsiasi epoca , dal diritto romano (almeno) in poi . Forse lo Zanolli non si accorge che è ciò che fa il suo maestro Nuzzo , sia in proprio quando scrive i suoi libri , sia quando viene ospitato dalla Provincia . Il commento alle sentenze è il principale motore del progresso del diritto , struttura portante della società . Si legga una rivista giuridica , a piacere , troverà che vive di soli commenti . Forse il nostro , di cui è difficile capire se sia più scarsa la conoscenza del diritto o della lingua , che pure usa professionalmente , intendeva dire : non si contestano , ma sarebbe inesatto egualmente , dato che un normale appello è , in sintesi , una contestazione . Forse intendeva dire : si rispettano , e in effetti potremmo avvicinarci , con molta fatica , considerate certe sentenze .
Ma insomma , cari lettori , non voglio tediarvi . La miglior dimostrazione la dà lui stesso nel seguito del Punto , commentando alla sua maniera le richieste di pena dei Procuratori , che se non possono essere definite sentenze comunque sono atti completi provenienti da un magistrato , e la “giustezza” secondo lui , questa volta , del giudice che ha fatto la sentenza . Sempre commento è , quello dello Zanolli , a meno che , perseverando nel tentativo di mostrarci quanto poco conosca l’italiano , non sia commento quello di approvazione . Tra l’altro , manco lo sfiora il dubbio che a volte possa aver ragione la Procura e non il Tribunale . Ma non sarebbe Zanolli .
E fulminante , del tutto degna dei suoi trascorsi , è la chiusura : ma non spetta solo ai giudici il compito di arginare l’ondata crescente di sfiducia nella giustizia , è una questione politica che deve trovare soluzioni politiche . Ancora insomma , bisogna aspettare l’arrivo di un altro “Uomo della Provvidenza “ che metta ordine nei Tribunali .
Al Piva di turno : in un mese in cui tra Fiera , Bontà , Festa del Torrone arrivano migliaia di stranieri , che magari leggono il nostro principale giornale , non potrebbe , con il garbo dovuto , metterlo sotto tutela ?

Cremona 08 11 2010 www.flaminiocozzaglio.info

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