Ott 05 2010

maestri di vino 05 10 2010

Published by at 5:50 pm under golosità

MAESTRI DI VINO , RIGOROSAMENTE DI SINISTRA

Mando la nota sotto al blog della guida dei vini dell’Espresso , secondo me la migliore . Ma , rincorrendosi l’un l’altra , anche per uscire per primi , tra maggio e luglio giudicano 20 000 vini , con la bella temperatura estiva , adatta ai grandi rossi . L’esame è soprattutto con naso e bocca e , facendosi almeno 100 vini al giorno a testa , i degustatori li sputano . Potete subito capire , cari lettori , anche se bevete tanto per accompagnare il cibo , quale credibilità può avere l’esito di tanto esame , che oltretutto è una prova a sé , perché chi poi compra il vino , esaminatori compresi , lo beve , mica lo sputa . Non prendete la mia come una battuta : un conto è osservare il colore , annusare e far passare il vino in bocca e infine sputarlo , un conto è metterlo in tavola per berlo tra un boccone e l’altro . Ecco lo scambio tra me e uno dei due curatori . Trovo buffo che un giornalista , e soprattutto un critico che dà i voti , non accetti il voto del lettore e gli risponda , non avendo altri argomenti , che è prevenuto , in malafede , inconsistente . Per me , nei vini forte dilettante , è facile cogliere la debolezza delle repliche di Rizzari . Quella che coglie anche un astemio è la finale : non capisce e il tragico è che non recita , come si possa criticare un lavoro e apprezzarlo egualmente . Ma se si fa caso all’editore , l’Espresso , quanto di più istituzionalmente di sinistra ci sia in Italia , anche l’astemio capisce : il sinistro vuole sempre obbedienza cieca e completa .

Cremona 05 10 2010

NON TUTTE LE GUIDE SI CHIAMAN VIRGILIO

Molto carico al colore , naso minerale , intenso ; bocca che ricorda la nocciola tostata , più incisiva che rilassata , punta di zuccheri , buon allungo finale . No , Flaminio non è impazzito , ha ricopiato per voi la descrizione della bottiglia di Gewurztraminer 2009 prodotto da Andreas Widmann , fatta dalla guida dell’Espresso , appena uscita . Sapete , oltre a bere , leggo libri e riviste di vino da quarant’anni e non mi faccio impressionare da gente che di mestiere (!!) esamina 60/70 vini in mezza mattina e poi li classifica : quindi non voglio annoiare nessuno con giudizi tecnici perché , lo riportava Veronelli di Ottavio Missoni , che stai a cercare parole , un vino è buono , o non lo è . I più vecchi di noi ricorderanno la beffa dei ragazzi di Livorno , che in pochi minuti col Black § Decker scolpirono le teste di Modigliani , venerate immediatamente , quasi una corsa per arrivare primi , dai maggiori critici d’arte . E ogni tanto capita , anche ai grandissimi chateaux francesi , che negli assaggi veramente alla cieca vini di prezzo abbordabile battano colleghi da migliaia di euro .
Perché vi racconto tutto questo ? Quel Gevurztraminer 2009 è ancora in botte e tranne Widmann , vignaiuolo pieno di cure e attenzioni a tutti i particolari , nessuno l’ha assaggiato . E la guida non può nemmeno tentare di salvarsi accennando al solito errore di stampa , un anno al posto dell’altro , perché sulla scheda di Widmann ha recensito pure (il 2007 è apparso l’anno scorso , per il 2010 siamo un po’ in anticipo) il 2008 : intenso ricco , nitido nei profumi , grasso , pieno al palato , dal finale lungo , solo in parte monocorde e alcolico . D’accordo con Ottavio Missoni , i grandi lo sono in ogni luogo , 2008 e 2009 sono , stando alla lettura , diversi , ma il voto finale è identico : 16,5/20 .

Cremona 03 10 2010 www.flaminiocozzaglio.info

05 10 2010

la spiegazione è di una semplicità e di una trasparenza disarmanti: come abbiamo scritto più volte, il nostro protocollo prevede un riassaggio a distanza di uno o più giorni dalla stessa bottiglia. Il vino è lo stesso, rubricato con il numero 650 dalla Camera di Commercio di Bolzano, ed è un 2008. Nella prima scheda di assaggio, che riporta la data 30 giugno 2010, il primo degustatore (Ernesto) ha trascritto correttamente il millesimo, e ha assegnato al vino il punteggio di 16.5/20. Nella seconda scheda, redatta il giorno dopo, il secondo degustatore (il sottoscritto) riassaggiando il vino ha trascritto in modo scorretto il millesimo, indicando il 2009.
Il nostro sistema informatico prevede un controllo automatico che impedisca di pubblicare due schede diverse dello stesso vino con la stessa annata, ma purtroppo in questo caso, dato il mio errore e dato che l’errore stesso è sfuggito in fase di rilettura finale (succede, con migliaia di schede presenti), sono state pubblicate entrambe le schede.
L’errore c’è, di certo non c’è una qualche forma di dolo. Aggiungo che si tratta di una dimostrazione involontaria di quanto sia seria nei fatti la nostra tecnica di assaggio e riassaggio: il punteggio assegnato è lo stesso, la differenza nel commento è elementarmente spiegabile con l’evoluzione del vino stesso, a distanza di un giorno dalla stappatura.
In conclusione, una piccola e sgradevole svista, di quelle di cui sono ahinoi non prive le guide in generale, e quelle dei vini in particolare. Le sue critiche sono invece un limpido esempio di malafede e di atteggiamento prevenuto, e citare Veronelli non ne nasconde certo l’evidente inconsistenza.

Fabio Rizzari

CHI HA IL DIRITTO DI CRITICA ?

Caro Rizzari , grazie di aver pubblicato la mia critica , che è durissima , ma non grazie per non aver letto che è rivolta soprattutto al sistema (che peraltro scegliete volontariamente) , 60/70 assaggi in due tre ore . Sistema assurdo , come in pratica conferma lei stesso quando spiega che i due giudizi , completamente diversi , sono dati sulla stessa bottiglia , che non è un Barolo di vent’anni , a distanza di un giorno : quale esatto per definirla ? A me lettore interessa relativamente la causa dello sbaglio , che non so quanto sia raro : assaggio pochi vini , in pratica quelli che bevo , per cui due tre errori non sono pochi . Ripeto sperando d’essere più chiaro : comunque si voglia risolvere la questione , ventimila bottiglie in due tre mesi , qualsiasi sistema si scelga , pochi degustatori o squadre , produrrà sempre a dir poco giudizi superficiali o svarioni , e non in piccola percentuale . E non vi ho accusato di dolo , la fretta spinge all’errore . Che ho segnalato , ricevendo la risposta che sono prevenuto , in malafede , inconsistente . Nulla di strano , in 50 anni che leggo giornali di qualsiasi tipo su qualsiasi argomento non ho mai trovato un giornalista che abbia risposto , senza sotterfugi , ho torto .

Cremona 05 10 2010 Flaminio Cozzaglio

P.S. Da anni compro solo la vostra guida .

05 10 2010
Buongiorno, conosco abbastanza le dinamiche dei blog e posso prevedere con buona approssimazione che se pubblicassi il suo nuovo commento ne uscirebbe un balletto di repliche e controrepliche che non mi interessa alimentare. In poche righe:
1) i due giudizi non sono affatto diversi, solo chi pensa che la degustazione debba essere matematica e riproducibilità può ritenerlo; inoltre il “certificatore” finale, il punteggio,è identico
2) ho ammesso l’errore, ma certo qui non c’è nessun torto da ammettere
3) mi permetta di ritenere bizzarro e contraddittorio che lei lasci come post scriptum, dopo aver espresso giudizi trancianti e assolutamente negativi sul metodo dei nostri assaggi, l’indicazione “da anni compro solo la vostra guida”

Fabio Rizzari

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