Mag 15 2010

italia dei valori 15 05 2010

Published by at 11:19 pm under Giudici,Politica nazionale

 

ITALIA DEI VALORI : ALMENO 100 MILIONI (di lire)

Così si potrebbe definire il partito di Di Pietro . Ma non sarei capito dalla maggior parte dei giovani che nel pasionario delle incarcerazioni scorgono solo un linguaggio tanto imperfetto da sospettare lo reciti apposta per essere riconoscibile . Una specie di marchio registrato , insomma , anche se la registrazione sarebbe inutile perché solo lui è in grado di recitarlo con tanta naturalezza .

Due righe di storia , allora . Il sostituto procuratore Di Pietro arriva a Milano da Bergamo negli anni 80 . Non gli basta essere uno dei cento sostituti , si mette a frequentare i salotti della politica che conta , al tempo dominati dai socialisti . Fa ottime conoscenze da cui è ben accetto perché , vista la morale disinvolta della “Milano da bere” , un amico in Procura può sempre venir utile . Per farla breve , diventa un amico a cui si fanno favori da amici , per l’appunto . Tra i tanti quello che resta nella sua storia personale , il famoso prestito di cento milioni di lire perché deve aggiustare la casa di Bergamo . Prestito concesso da un amico , un finanziere ancora intonso ma che poco dopo finirà nel ciclone Mani pulite . Cento milioni Di Pietro li avrebbe ottenuti in regolare prestito da qualsiasi banca ; dalla famiglia della moglie del tempo , ricchissima . Ma il nostro vuole essere indipendente . Nel 1992 scoppia il suo 18 brumaio , Mani pulite : è furbo quanto basta per devastare da procuratore il mondo che aveva frequentato da amico . D’altronde gli italiani non ne possono più della corruzione politica sotto il naso di tutti , Procure comprese , religiosamente zitte fin allora in attesa del momento favorevole . In due anni i nuovi giacobini distruggono i partiti politici più deboli e gli imprenditori meno accorti . Gli Agnelli , i De Benedetti , i Prodi , per far due nomi , vengono appena chiacchierati . Il ruspante Di Pietro , con quell’aria terra terra d’uomo del popolo , diventa Robin Hood . Ma suscita lo sdegno di chi fino a poco prima lo credeva un cortigiano e incazzato per la metamorfosi tira fuori qualche faccenda , come quella dei cento milioni , che Robin teneva ben nascosta . Non voglio dilungarmi . Robin , scoperto , restituisce i cento milioni , scusandosi della leggerezza “giovanile” , aveva solo 40 anni . Ma dà le dimissioni dalla magistratura accampando motivi mai spiegati e comincia la sua carriera politica . Cari giovani che non avete vissuto questa storia dal vivo , il nostro , ripeto , molto furbo , da magistrato per la storiella dei 100 milioni si sarebbe certamente preso una sanzione disciplinare che ne avrebbe distrutto per sempre l’immagine pubblica . Da politico fu assolto dagli ex colleghi perché nel processo non risultò una sua contropartita pratica dei 100 milioni , erano solo un prestito restituito quando diventò pubblico .

Per quella roba strana che sono le relazioni sociali , dominate spesso dal caso , un altro sarebbe uscito distrutto dalla faccenda , per lui fu la rampa di lancio il cui motto ancora oggi è : i corrotti in galera o almeno fuori dalla politica .

Cremona 15 05 2010 www.flaminiocozzaglio.info

P.S. Occhio a non scrivere nulla di pesante su di lui , vi fa causa per la lesione del suo onore , che abitualmente viene valutato dagli ex colleghi come la verginità della Madonna .

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