Mar 11 2010
mario calabresi 11 03 2010
MARIO CALABRESI
Raccomando a chi ha fiducia in me di leggere La Stampa , giornale cresciuto moltissimo con l’arrivo di Mario Calabresi , direttore con la forza di un giovane e l’equilibrio di un veterano . Nelle lettere online di oggi , titolo “ Vanacore , un gesto estremo e una sconfitta per la giustizia” mi ha pubblicato :
=Quando parliamo del lavoro dei giudici usiamo la parola giurisdizione , che a volte coincide con : giustizia . Magari Berlusconi , qualche milione di italiani , io fra quelli , non abbiamo tutti i torti a considerare i giudici lavoratori come gli altri, non gli esecutori di Dio in terra .=
E’ un vecchio tema che molte volte ho messo nei post sui giudici . Capisco la posizione psicologicamente difficilissima , una funzione divina e mezzi , intendo i personali , terreni . E’ un lavoro che va rispettato , per me è il principale di ogni società , ma assolutamente va evitata la confusione : funzione divina = uomo divino . Anzi , la società deve essere molto più esigente con essi che con altri . Quando settimane fa ho scritto dell’indagine “grandi appalti” e delle dimissioni immediate e forzate del procuratore aggiunto di Roma Achille Toro mi son permesso la facile ironia sull’insospettabilità di un magistrato colto sul fatto a settant’anni suonati . Ed ecco la conferma . Il sostituto romano Assunta Cocomello , che aveva l’indagine sui lavori alla Maddalena per il G8 , ha denunciato lui e addirittura il Procuratore Giovanni Ferrara per non averle permesso le intercettazioni , causa la “delicatezza” dell’indagine . C’è poco da far finta di niente , purtroppo , o lei o i suoi capi raccontano balle inammissibili .
Ho chiarito ciò che penso della funzione e degli uomini che la esercitano ?
Cremona 11 03 2010 www.flaminiocozzaglio.info
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