Feb 04 2010

abitudini sinistre 03 02 2010

Published by at 12:01 am under Striscia la Cronaca,Striscia Repubblica

 

 

ABITUDINI SINISTRE

 

Ai compagni non basta vincere , serve la demolizione . Insufficiente assassinare Mussolini e appenderlo a testa in giù , meglio affiancargli l’amante . Ricordo spesso quest’immagine del loro vangelo quando sfoglio Repubblica o similgiornaletti di provincia tipo Cronaca . D’Avanzo Giuseppe , punta di diamante di Scalfari Eugenio , si è talmente specializzato nel feuilleton berlusconiano da cambiare il genere : cos’è oggi il giornale , come può sopravvivere alla concorrenza delle Tv e ormai internet , se non trasformandosi da piatto estensore di notizie a inventore di trame ? Ne ammiro l’abilità , diverte , e a volte capita , se cala l’attenzione , di pensare abbia la vista lunga . Oggi ha riscritto la trama “il Cavaliere , il Vaticano e la congiura contro Boffo” che aveva tenuto banco l’estate scorsa . Nulla di nuovo , naturalmente , ma posta tanto bene che pur riportando con esattezza i fatti centrali – le dimissioni di Boffo , la sua condanna in giudicato- lascia credere ci sia stata una congiura precisa e sottile che nessuno avrebbe colto , se non l’avesse svelata lui .

Cronaca , che volete , incapace perfino di far concorrenza a la Provincia , poi siamo a Cremona , ultimo borgo della Valpadana , copia lo spirito , per la realizzazione servono qualità del tutto assenti . La prima , banale che sia , saper scrivere . Oggi è di scena nella pagina delle lettere , cornice “Il fatto del giorno” , lo sfogo di tale A. Gusperti contro il nepotismo di Bossi , che spedirebbe il figlio in Regione . La critica ci può stare , anche se nepotismo fa rima con clientelismo e i compagni farebbero meglio a star zitti . Ma una critica e basta è poco , i compagni rischiano d’essere confusi con la civiltà anglosassone , e allora , stile letterario più da impugnatore di badile che da amico della tastiera , giù botte sugli incerti percorsi scolastici di padre e figlio . E il padre che s’è permesso di farsi Ministro della Repubblica ! Pensare che in trent’anni un uomo solo ha avuto il coraggio di dire ch’era un grande politico , il compagno D’Alema , al tempo del ribaltone . A proposito di studi , come dire , incerti , ma D’Alema non è quello che non ha mai finito l’università per saltare subito nella politica a tempo pieno ? E il compagno Fassino non è quello che si vantava , ha smesso quando il ministro Castelli ha scoperto che l’aveva presa a Torino nel 1998 quando era sottosegretario , d’aver preso una laurea col 110 e lode ?

 

Cremona 03 02 2010 www.flaminiocozzaglio.info

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