Gen 30 2010

l’apertura dell’anno giudiziario 29 01 2010

Published by at 8:41 am under Berlusconi,Giudici

 

 

L’APERTURA DELL’ANNO GIUDIZIARIO

 

E’ una recita di banalità obbligatorie , ma ogni tanto viene usata come strumento di lotta . Quest’anno i giudici abbandoneranno le aule come prenderà la parola il rappresentante del governo . Che se avesse un poco di dignità non entrerebbe nemmeno . E’ chiaro che in situazioni complesse ciascuno ha responsabilità ma che i signori magistrati , padroni incontrollabili dei processi , non ritengano mai di averne , si può definire in tanti modi , il più esatto mi sembra : osceno . Cinquant’anni fa quando Berlusconi era ancora a scuola i processi andavano come oggi , non finivano mai . Il magistrato italiano è un professionista che per una malsana applicazione della legge non risponde del suo operato , cioè la sentenza . Che anche quando finisce sui giornali come barzelletta , e capita di frequente , al massimo viene riformata in appello , salvo , è chiaro , sia la definitiva . Senza che a lui debba capitare nulla . Azzardato che sia il ragionamento deve essergli garantito il diritto a seguire il suo cammino intellettuale , come un astrattista d’arte moderna . Naturalmente in nome del popolo , che a volte non è in grado di capire , a volte nemmeno decifrare la lingua . Per citare un classico , in sentenziese non si scrive “dava una coltellata” , ma “ attingeva con un colpo di coltello” .

Ho ripetuto un sacco di volte che Berlusconi è proprietario di grandi mezzi di comunicazione ma non è grande comunicatore . Giudici comunisti , nel senso asserviti a un partito , ce ne sono pochi . Ce n’è invece un bel manipolo di asserviti a se stessi , alla voglia di apparire , di essere originali , di usare il tribunale come palcoscenico . Comportamento che usano in qualsiasi processo , fuori dalle aule , che quasi mai finisce sui giornali perché riguarda cittadini comuni .

A difesa della Giustizia la Corte d’Appello di Brescia escluse l’omicidio volontario di una donna che piantò un coltello nella gola del marito . Il Procuratore non fece ricorso e la sentenza fu definitiva .

I giudici non insultano mai , almeno direttamente .

La Cassazione assolse Pietro Ricca , che incontrato per caso Berlusconi in tribunale lo aggredì a urla “buffone , fatti processare , rispetta la legge o farai la fine di Ceausescu o don Rodrigo” . L’unica parola ingiuriosa è “buffone” , ma va inserita nel contesto . Ricca , che non è ostile a Berlusconi , ha usato il tribunale come sede idonea a difendere i principi della democrazia , e non solo , ha esercitato un doveroso diritto di critica verso chi causa polemiche e contrasti . Più c’è aperto dissenso , più è giustificata la durezza della critica , e in questo caso ne è stata accertata l’utilità sociale . Se non credete alle mie parole consultate google alla voce “Pietro Ricca” .

Giudici di Cassazione , cioè gli istruttori dei colleghi . Se non fosse una faccenda tremendamente seria ci sarebbe solo da ridere .

 

Cremona 29 01 2010 www.flaminiocozzaglio.info

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