Flaminio Cozzaglio

VOTO RAGIONATO

Tra due mesi si vota . Grandi preparativi a ogni livello poi , appena sotto , le consuete lagne dei sinistri e degli indipendenti , che per mostrarsi sempre più tali svelano di non andare nemmeno a votare : manca il voto libero , le idee non sono dibattute , i mangiatori d’erba televisiva , come ci ha definiti noi di destra l’intellettuale Cordero Franco , su Repubblica naturalmente , segneranno ancora una volta senza pensare , non sono in grado , il trionfo del Berlusca , padrone dell’etere e dei giornali . E come succede spesso nella comunicazione , il discorso finisce lì , dando per scontata l’esattezza del giudizio . Ma prima del Cavaliere qual’era il dibattito ante voto ? Noi vecchi lo ricordiamo benissimo , il compagno Sapientoni invadeva piazza su piazza , ogni tanto riuniva i suoi in sezione , mostrava puntellando il mappamondo i paradisi dell’avvenire , dove se a volte la democrazia mancava era solo un caso determinato da etc etc , rileggere Peppone e Don Camillo , ma da noi , a vittoria raggiunta , anche gli altri avrebbero ottenuto il diritto di pensare ciò che gradivano . I demosantoni , allora eravamo poveri , c’erano solo due partiti , si limitavano a dirci , votate noi , salvo vogliate i comunisti e ovviamente la scelta era obbligata .

Il problema del voto in Italia è sempre stato semplice e chiaro : la destra è piena di difetti , ma almeno non profuma l’ipocrisia della sinistra .

Cremona 07 01 2010 www.flaminiocozzaglio.info

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