Set 09 2009

le regole auree dei media

Published by at 9:09 pm under Politica nazionale

è di pessimo gusto fare battute su una tragedia vera come se fosse moggiopoli . Almeno in Italia la stampa è perfettamente padrona di scrivere ciò che vuole , e lo fa , anche contro la verità e il buon gusto , altro che deca o dode o ventimila regole . Quando succede , la stampa la camicia di forza se la mette da sola , ripeto , in Italia . Su questa terribile tragedia si potrebbe partire da due principi difficilmente contestabili , in ordine storico : la creazione di Israele nel 1948 , da parte delle nazioni vincitrici della seconda guerra mondiale , tutte , Unione Sovietica compresa , fu un atto di politica criminale . Noi italiani , che entrammo volontariamente in guerra perchè sembrava una facile vittoria , piangiamo ancora oggi la perdita dell’Istria , cosa dovrebbero dire i palestinesi che non rompevano le palle a nessuno , nemmeno ai tanti ebrei che continuavano a emigrare da loro ? in base a quale responsabilità persero la loro terra ?
Ma la storia non si può rifare : secondo principio , per quanti torti abbiano subito , i palestinesi e gli arabi in genere riconoscano Israele .
Nel frattempo tutte le nazioni occidentali ricche , Italia compresa , disarmino completamente entrambe le parti , costa ma si può fare , mandino anche migliaia , se servono , dei loro soldati , a svolgere compiti di esercito e polizia , fin che i due nemici , senza spararsi , trovino un accordo sulla divisione . Ci vogliono 20 anni ? quello che serve , intanto la smettano di ammazzarsi .
Se qualcuno vuol rispondermi che sono un cretino , lo faccia , non sono permaloso e comunque prometto che non querelo nè chiedo danni .

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10 02 2009

One response so far

One Response to “le regole auree dei media”

  1. Danielaon 29 Nov 2010 at 9:35 pm

    La decisione di creare lo stato di Israele l’hanno presa, appunto, le nazioni vincitrici (cioé i capi delle nazioni); i singoli e comuni cittadini ebrei e palestinesi, senza voce in capitolo, hanno dovuto “attaccarsi al tram” se mi passi l’espressione informale.
    Gli ebrei hanno il diritto di vivere in pace senza il terrore di saltare in aria per mano di qualche terrorista di Hamas (perché abbiano voluto riunire gli ebrei tutti in una stessa nazione non so, per me potevano rimanere in Italia, Germania, Polonia, ecc); i palestinesi hanno il diritto a vivere nella loro terra senza avere il territorio occupato da persone con mire espansionistiche.
    Non se sono più idealista o disillusa: Netanyau e Abu Mazen potrebbero raggiungere un accordo per vivere senza ammazzarsi a vicenda, ma finché ci saranno i terroristi (di Hamas, al Quaida, ecc) questo secondo me non sarà possibile.

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