Set 08 2009

Vascello 01 04 2009

Published by at 5:14 pm under Politica cremonese

Signor Direttore

 

Caro direttore , leggo in un sito on line che il prefetto , accortosi che noi cremonesi conosciamo poco il galateo , decide di insegnarcelo organizzando un corso di due giorni . Dubito si sia espresso in questi termini , aspetto i quotidiani del giorno dopo per controllare la notizia e , pur chiudendo con una vistosa zoppicatura , che l’educazione si impara prima di tutto dalle ginocchia della mamma , è chiaro che si riferisce al galateo istituzionale , simile a quello che negli anni 60 Donna Letizia curava sui giornali femminili , chi siede a fianco del guidatore , se si mangia prima la frutta o il dolce etc etc . Zoppica di nuovo , il prefetto , quando rivela che il cerimoniale è una scienza esatta , se una scienza è esatta non è una scienza . Comunque vado in sala Maffei e chiedo la copia del programma . In una crisi , per carità , da paese ricco , dove l’aspetto preoccupante è non riuscire a scoprirne la natura salvo l’evidenza che i soldi , specie pubblici , vanno contati bene , si spiega il cerimoniale perché alcuni sindaci indossano la fascia al contrario , altri mettono a sedere i prefetti dietro i generali . Allora si precisa tutto , dai criteri e forma degli inviti all’organizzazione e assegnazione dei posti , agli appellativi da usare e non , alle caratteristiche dei premi e doni di rappresentanza e , mancava , l’araldica : principi generali e terminologia specifica . Il vanto : 184 partecipanti , funzionari e dirigenti della pubblica amministrazione , che moltiplicati per i due giorni fanno 368 giorni lavorativi , e nei 368 giorni non lavorano , poi saranno spesati dalle amministrazioni , poi il costo della sala , i relatori , rinfreschi , stampa etc etc , a spanne 200 000 euro , pubblici quindi nostri . Spese simili in tutta Italia a ogni scoppiettio d’idee e poi capiamo perché i governi , destri e sinistri , riducono i soldi agli enti locali : sbagliando , perché non vanno ridotti in percentuali , che sono cieche , ma bocciando i progetti assurdi . Se proprio voleva porsi come gran maestro delle cerimonie , il prefetto , traduciamo in italiano il by partisan : tenendo il piede in due scarpe , sentite tutte le fazioni politiche culturali intellettuali pubbliche e private , organizzava un corso , più lungo , per dire a chi ha il potere , qualsiasi tipo di potere , di parlare in maniera comprensibile , raccontare poche balle , non comandare per grazia ricevuta e via di questo passo . Magari trovare il coraggio di spiegare a Berlusconi quali battute si possono fare e quali no perché i comunisti non le capirebbero . Perché gli italiani sono fra i grandi se lavorano in proprio ma quando usano il potere pubblico sono conteggiati con la Papuasia ?

 

Cremona 01 04 2009 Flaminio Cozzaglio

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