Flaminio Cozzaglio

Spett. Il Vascello

Caro Antonio , una mattina ti svegli alzi la tapparella e ti trovi in faccia la Galleria , incredulo e spaventato salti in bagno guardi fuori ecco la Camera di commercio , a prova del nove piombi in salotto e appare , meraviglie della tecnica moderna , il Palazzo dell’Arte . Tutte opere della mente e degne di studio , come gli scritti e le azioni dei cuginetti Stalin e Hitler , ma da lì a essere belle ce ne corre . Se si fosse sempre applicato il principio che tutto ciò che è frutto di cultura , a rigore qualsiasi edificio lo è , debba essere conservato , che città abiteremmo ? se il Fascismo invece di vent’anni fosse durato sessanta come sarebbe il centro di Cremona ? salvati Duomo , Battistero , Palazzo comunale , piazze ariose , lastre e mattoni in vista . Non discuto i sentimenti benevoli verso l’esistenza ma per quanto i posteri intervengano sul Palazzo dell’Arte -nome più ironico era difficile- non riusciranno a peggiorare il trovato . E non discuto nemmeno , Antonio , il disprezzo che grondi sulla destra cremonese , però lasciatelo scrivere da un tuo tifoso , se dipingi la giunta come Malvezzi/Perri pilotata da un Grande Fratello milanese ti confondi col giornalismo alla Eugenio Scalfari . Uomo di grande successo , ma un poco permaloso quando gli altri applicano a lui i suoi sistemi .

Cremona 01 09 2009 Flaminio Cozzaglio

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