Set 07 2009

sig dir La Vita Cattolica02 03 2009

Published by at 5:08 pm under Politica nazionale

 

Signor Direttore La Vita Cattolica

 

Caro direttore,la vita umana è un valore indisponibile per il cattolico e a chi voglia crederci,ma la società è complessa e cambia,leggi che oggi rappresentano la volontà comune di colpo traballano.E dire la propria spetta a tutti,inaccettabile non far parlare il Papa perché parlerebbe da Papa.Di cosa dovrebbe parlare,secondo i sé dicenti intellettuali che campano vendendo i frutti del loro ingegno?di azioni e derivati?della campagna acquisti del Milan?

Dare a Cesare quel che è di Cesare,bene,ma solo quello.E fatte le leggi,siano leggi per tutti e vadano applicate,non inventate.Non è bello infierire sulla disperazione del padre di Eluana,anche se i comportamenti successivi alla morte fanno temere che la pubblicità non gli dia fastidio.Da biasimare invece senza timore Cesare giudice perché non applica la legge,la inventa.Per cessare le cure mediche,ammesso che tale sia l’alimentazione,serve il consenso del malato,che nel caso di Eluana non c’è.Cesare giudice lo ricostruisce in maniera più adatta a un film drammatico,creando un testamento biologico di Eluana non ancora previsto dalla legge.Il diritto civile obbliga Cesare giudice,quando manchi la norma espressa,a regolarsi su casi analoghi E il testamento tradizionale,che dispone cose effimere come i beni,nella forma minima richiesta deve essere scritto interamente di pugno,datato e firmato.Non sono ammesse alternative anche più certe,come i filmati.In assenza di testamento valido non esiste volontà.Non interessa come ha motivato la decisione Cesare giudice,basta avere la lingua lunga e si motiva tutto.Dopo la caduta del muro di Berlino qualcuno disse che con 40 anni di ritardo si avverava il programma di Hitler:la sconfitta del comunismo, un’Europa unita,la Germania al centro.Giudichiamo senza paura,ancora una volta Cesare giudice ha violato la legge di cui si sente padrone perché opera a tutela dei cittadini,che non si sa bene quando gliel’hanno chiesto.

 

Cremona , 01 03 2009 Flaminio Cozzaglio

One response so far

One Response to “sig dir La Vita Cattolica02 03 2009”

  1. Danielaon 03 Gen 2011 at 9:50 pm

    Comunque la si pensi sulla vicenda, è stato troppo dare dell’assassino al padre di Eluana (qualcuno aveva imbrattato i muri con scritte tipo “Peppino Englaro boia”): quello che questo padre ha vissuto in quei 17 anni lo può sapere solo lui (o chi ha vissuto drammi come il suo); io non lo so, ma magari è successo davvero che quando Eluana era in vita abbia espresso il desiderio, non scritto, ma solo a voce, alla famiglia, di non voler vivere come un vegetale (a quanto si legge, dopo aver visto un suo amico finire così).
    Forse per la legge contano solo le dichiarazioni scritte, non le dichiarazioni a voce, ma perchè non fidarsi del padre della ragazza che, in quanto tale, può darsi che la conoscesse senz’altro di più di quanto potessero conoscerla Clero, Politici, varie Associazioni per la Vita, ecc.?
    A tutte queste persone dico: non ve lo auguro, ma se un giorno finiste in coma vegetativo e voleste continuare a vivere comunque, senza staccare sondini vari, per me siete liberissimi di fare questa scelta, ma rispettate la scelta diversa di chi non la pensa come voi, senza interferire.
    Sono credente, secondo le mie convinzioni personali la mia vita non appartiene a me (o perlomeno: non appartiene solo a me), ma certo non appartiene a giudici, Clero, Politici o Associazioni per la vita e se in vita posso decidere cosa voglio fare in caso di coma vegetativo, comunque decido “da sola”, se quello che deciderò non andrà bene a Qualcuno…va bé, mi fermo qui.
    Non ho problemi a dichiarare apertamente che NON voglio vivere in stato vegetativo, che piuttosto preferisco di gran lunga che venga staccato presto il sondino per alimentarmi.
    Lo sanno anche nella mia famiglia, ma quando i radicali a Cremona hanno raccolto le dichiarazioni di volontà su questo tema, io ho lasciato la mia dichiarazione (quelle che poi hanno consegnato al Sindaco): su queste dichiarazioni si poteva scegliere come si voleva, quindi anche chi non vuole “staccare la spina”, ecc. poteva lasciare la sua dichiarazione, non era una cosa solo per radicali o per i sinistri. Visto che raccoglievano anche firme per istituire un registro, sempre a proposito di questo, ho lasciato la mia firma (premetto che non voto i radicali o la sinistra e questo ormai si è capito…ma se raccolgono firme o altro per qualcosa su cui sono d’accordo con loro, non mi faccio problemi, tanto non ho tessere politiche; una volta mi è capitato anche con l’Italia dei Valori…certo mi è capitato più spesso con la destra, soprattutto con la Lega).
    Concludo con l’esempio di Piergiorgio Welby: non mi è piaciuto per niente che un sacerdote gli abbia negato il funerale in chiesa…ma perché questo? Perché aveva dichiarato che non voleva continuare a vivere? Ma non era certo per volontà sua che era finito immobilizzato nel letto in quelle condizioni (inoltre faccio presente che ad altre persone che si tolgono la vita viene celebrato il funerale religioso, perché Welby no? Forse perché era diventato un “caso” mediatico? Comunque, secondo me, non è stato giusto).
    A questo proposito dico che Welby, sua moglie, ma anche Riccio (il medico cremonese) e, aggiungo per l’accenno all’inizio del messaggio, il sig. Englaro hanno la mia solidarietà.

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